Intervista a Laura Chiaramonti


Incontro Laura Chiaramonti in un anonimo bar vicino a Piazza Alberti in un freddo pomeriggio di Dicembre. Ci prendiamo qualcosa di caldo e ci sediamo.
Laura dà l’impressione di una persona solare e sempre sorridente. E nonostante i suoi ottimi risultati podistici rimane una ragazza umile e coi piedi per terra. Il suo rapporto con la corsa è cambiato molto nell’ultimo anno, un 2016 che l’ha vista finire la Firenze Marathon con un formidabile 3:12:53.
Inizio a registrare con l’ambizione di scoprire il segreto di questa strabiliante evoluzione podistica.

 

Prova microfono: Cos’hai mangiato stamattina a colazione?

Latte, fette biscottate e marmellata.

 

Bene, tutto funziona, iniziamo….
Quanti anni hai e da quanto tempo corri?

Ho 38 anni e corro da circa 6 anni da sola, mentre con la squadra da un anno esatto.

 

Quindi dopo solo un anno coi Luivan hai raggiunto altissimi livelli. Predisposizione o lavoro duro?

Sugli altissimi livelli parliamone….(ride, ndr). Sicuramente ho avuto un miglioramento.

 

Dai, ti sei levata delle soddisfazioni…

Sì, soprattutto gli ultimi mesi. Non so dirti se è predisposizione, non vengo dall’atletica e sono sempre stata pigra. Lavoro duro sì, tanto.

 

Parlaci dei tuoi allenamenti. Segui una tabella o vai più a sensazione?

Fino a prima della maratona (Firenze 2016, ndr) andavo a sensazione. Poi, anche per paura di non riuscire a finirla, ho deciso di farmi seguire da un preparatore atletico. Quindi adesso ho una tabella.

 

Ma era solo per la maratona o è una tabella fissa che segui sempre?

E’ una tabella che mi ha accompagnato al raggiungimento di questo obiettivo, ma tutt’ora tendo a costruire la settimana di allenamenti sulla stessa linea. Questo anche per togliere un po’ di monotonia.

 

M’è sembrato di capire che sei migliorata molto in salita… (ride).. Hai adottato cambiamenti particolari?

Diciamo che ho iniziato a fare quello che non mi piaceva. Ho sempre odiato il collinare, anche se per me era un ostacolo più psicologico. Da quando ho iniziato a fare i collinari senza l’ansia da salita trovo piacere in questo tipo di percorsi. Questo, insieme al fatto che sono leggera, mi ha portato al miglioramento a cui ti riferivi.

 

Quanti collinari fai a settimana?

Uno. A volte può essere un collinare, a volte ripetute in salita.

 

Fai altre attività sportive oltre la corsa? Tipo palestra, nuoto, bicicletta…

No.

 

Segui un’alimentazione particolare?

Non seguo un’alimentazione particolare ma cerco di stare attenta. Mangio tanta carne perchè mi piace (ride).

 

Hai un mantra o una frase che ti ripeti quando la gara si fa dura?

“Ce la puoi fare!”.

 

In questo ultimo anno di corse, ce n’è una che ricordi più delle altre?

Il primo podio, a Rignano. E poi la Firenze-Reggello.

 

A Rignano c’ero anch’io, sei arrivata prima vero?

Sì, prima volta sul podio e prima volta “prima”.

 

Qual’è la tua corsa preferita sotto i 20Km del panorama Fiorentino?

Non le ho fatte tutte, ma probabilmente la gara de Le Panche, anche se è molto dura.

 

Qual’è il miglior acquisto sotto i 50 euro che hai fatto per la corsa nel 2016?

La magliettina termica, ma che scherzi! Senza ‘un s’esce!!! (ride)

 

Progetti per il 2017?

Probabilmente un’altra maratona, anche se non so ancora quale….e qualche bella mezza per abbattere il mio personale.

 

Adesso domande a risposta doppia…

Birra o vino?
Vino

Strada o trail?
Strada

5 x 1000 o salita di Vincigliata?
Salita di Vincigliata

Corsa lunga: amore o odio?
Amore

Tatuaggi, sì o no?

Mare o montagna?
Mare

Android o Apple?
Apple

 

Abbiamo finito. Vuoi dire qualcosa ai tuoi compagni di squadra?

Grazie di tutto, siamo un gruppo favoloso. Continuiamo così.

 

E alle tue rivali?

Non ci sono rivali….

 

Lo vedremo nel 2017 se non ci sono rivali… 🙂

Va bene (ride).

 

Un ultima cosa: dopo aver intervistato Gori e Lepore, entrambi hanno lasciato la Luivan. Non è che adesso ci lasci anche te vero? Sennò le interviste non me le fanno più fare 🙂

La Luivan sta diventando pian piano una seconda famiglia, fatta di persone con cui condivido non solo una passione, ma soprattutto i valori di rispetto, fiducia e unione…squadra che vince non si cambia! 😉